IL TEMPIO DELLO SPIRITO

LECTURA POLIFONICA IN SURROUND SOUND
con Franco Berton e Maria Cristina Leardini - musica e regia di Luigi Alberton
testi di Franco Berton



Il Tempio dello Spirito è un'intensa narrazione a più voci: voci reali, virtuali, sonore, interiori... Il loro intreccio, nella lectura polifonica, entra in risonanza con tutti i nostri sensi ed evoca mondi, colori, ricordi, suggestioni e desideri... La lectura diventa esperienza personale ed emozione interiore, diversa per ciascuno di noi, che viviamo questo viaggio sonoro dal centro di un magico cerchio di suono.

Il Tempio dello Spirito racconta gli ultimi giorni del Don, uomo di chiesa perso nei meandri di un'immensa Biblioteca sotterranea. Qui, tra libri antichi e vasi di marmellata, risuonano invano le sue domande, prendono forma ricordi e amare riflessioni. Accanto a lui, bella e misteriosa, Ade lo accompagna in questo ultimo viaggio dentro di sé. Ma un finale inaspettato rovescia le prospettive e apre nuovi interrogativi.



. . . Le narici del Don, dilatate e rese sensibili dal gelo, / inspiravano l'aria impregnata di frutta, / mescolata col profumo di calicantus, / che alitava dagli umidi occhi di Ade . . .


FRAMMENTI DALL'ANTEPRIMA "IL TEMPIO DELLO SPIRITO"


Il surround sound


La particolare ricerca sonora di Luigi Alberton e il surround sound (innovativa scelta registica per il teatro di narrazione) ci offrono un'esperienza nuova e profondamente coinvolgente: entriamo in risonanza con le voci e i suoni, ci troviamo immersi nel mondo evocato dalla narrazione, ne siamo avvolti e portati via.

La parola è protagonista assoluta: parola creatrice, densa di colori e odori e sapori, parola nuda e graffiante. Accanto ad essa, suono e musica sono a pieno titolo altre voci narranti, che dialogano con la voce poetica e la illuminano.




Il testo


"Da giovane ho spostato massi e pietrame e ciottoli / con la forza di un fiume torrentizio / e anche nei periodi di magra gorgogliavo e pullulavo / costante fra le rocce ma, ora, alla foce, / tutto si è fatto di sabbie sottili sottili, parte di me, / e perfino i graniti brillano frantumati in cristalli. "

Il testo di Franco Berton è profondo e stratificato: nulla concede a facili consolazioni, ma al contrario instilla il dubbio e scardina certezze. Esso dà voce alle grandi domande dell'uomo davanti alla morte: sul senso del vivere, sul destino che ci scegliamo, sulla fragilità delle nostre convinzioni, sulla fede, i libri, la Parola...


Chi avrebbe riconosciuto la Sua voce / nel murmure degli ibischi? / Chi nel tuono fra le lapidi e le croci di pietra? / Chi avrebbe visto le Sue lacrime nella rugiada / sulle foglie del loto?


"IL TEMPIO DELLO SPIRITO"
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AUTORI: NOTE BIOGRAFICHE
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PERFORMANCE REALIZZATE


ABBAZIA DELLA VANGADIZZA - BADIA POLESINE (RO)

20 settembre 2013. È proprio l'antico campanile della Vangadizza (X secolo) ad aver ispirato queste parole del Tempio dello Spirito ed è un privilegio per noi presentare la lectura polifonica nel magnifico chiostro del monastero. Molti i presenti, partecipi e attenti: la sacralità del luogo induce al silenzio e favorisce l'ascolto interiore. Ringraziamo il Comune di Badia Polesine per l'ospitalità e in particolare l'assessore alla cultura Idana Casarotto e la responsabile della biblioteca Mara Barison. Il Gazzettino di Rovigo 24/09/13 - Il Gazzettino di Rovigo 20/09/13 - La voce di Rovigo 20/09/13



MUSEO CANOVA - POSSAGNO (TV)

6 settembre 2013. È un privilegio essere qui, nei luoghi cari ad Antonio Canova. Ciò che lui cercava nella materia e nella forma, noi lo cerchiamo nella parola e nella musica: Bellezza, Armonia, Anima… Il piccolo cortile interno si riempie rapidamente. L'amico Alessandro Gatto dialoga con Franco Berton sui temi portanti della sua opera: la ricerca, il ricordo, i sensi, la parola… Poi si abbassano le luci e si leva la voce dolente del Don... Alla fine della serata, un bambino ci dice: "Ho chiuso gli occhi e ho ascoltato. Mi è piaciuto! Poi ho aperto gli occhi e ho visto la tenda muoversi col respiro del Don." Il commento più bello. Ringraziamo il sindaco di Possagno, Gianni De Paoli, il prof. Alessandro Gatto, tutto il personale del Museo Canoviano.



CHIESA DI S. MARTINO - CAVASO DEL TOMBA (TV)

23-34-35 novembre 2012. Si sale a piedi, al buio, lungo un sentiero incerto rosso di foglie. Ed ecco improvvisa la radura e, in fondo, la chiesa di San Martino, piccola e quasi sospesa nella luce della luna filtrata da una nebbia leggera. La chiesa vibra nei suoni profondi, amplifica i silenzi, risponde alle domande sofferenti del Don con la voce quieta dei mille anni della sua storia. Ringraziamo il Comune di Cavaso, Cavaso Cultura e l'associazione Arte e Natura, in particolare il signor Floriano.



TORRE DEGLI EZZELINI - SAN ZENONE DEGLI EZZELINI (TV) - L'ANTEPRIMA

24 settembre 2011. Nel buio si staglia la mole austera della Torre degli Ezzelini, unica sorgente di luce sulla cima del colle. Intorno, spuntano tra l'erba le lapidi bianche dell'antico cimitero. Il pubblico arriva da un sentiero appena tracciato, illuminato dalle fiaccole dei figuranti in costume medievale. L'atmosfera è sospesa, quasi sacrale. I lettori e il musicista si avvicinano lentamente alla Torre, prendono posto. Nel silenzio salgono le domande del Don, i suoi respiri spezzati, la voce morbida di Ade, i suoni incantati delle percussioni... Ringraziamo Luigi Mazzaro, sindaco di San Zenone degli Ezzelini, e l'associaizone culturale Archè.


FOTO E COMMENTI




Maria Letizia Dalla Benetta - Badia Polesine (RO) | 20/09/2013
Intrattenimento culturale innovativo, coinvolgente, trascinante in tempi e luoghi di meditazione. Voci, suoni, luci, connubio perfetto. Lavoro di alta professionalità e ricerca. Evento di successo per un pubblico di nicchia, culturalmente "medio alto". Franco Berton protagonista indiscusso, con personalità forte seguita da un timbro di voce chiara, pulita ma penetrante. Complimenti



Idana - Badia Polesine (RO) | 20/09/2013
I primi minuti mi suonavano familiarI, ma non capivo. Poi ho ricordato: gli audiolibri che ascoltavo da piccola piccola, quando ancora mi lasciavo andare senza freni alle parole, ai suoni, ai racconti. L'immobilità che c'era in sala era emblematica di quanto alto fosse il coinvolgimento. Perché forse ci fa piacere ogni tanto lasciarci andare anche a certe emozioni.



Susanna e Commissione Cultura Bovolone - Badia Polesine (RO) | 20/09/2013
Complimenti a tutti.



Elisa - Badia Polesine (RO) | 20/09/2013
A Franco: mi hai fatto riflettere. Complimenti. Persona eccezionale



Un bambino - Museo Canova Possagno (TV) | 06/09/2013
Ho chiuso gli occhi e ho ascoltato. Mi è piaciuto! Poi ho aperto gli occhi e ho visto la tenda muoversi col respiro del Don.



Anna Maria - Museo Canova Possagno (TV) | 06/09/2013
Grande atmosfera, raffinata; un tocco di stile difficile; ci avete fatti stupire. Fantastici, come sempre!



Milo Bianca | 30/11/12
Sono state serate stupende. Un bel testo, una bella recitazione ed una bella regia. Ottima anche la presentazione web.



Paola | 23-25/11/12
Ho seguito il consiglio e mi sono staccata dal senso logico all'inizio della storia. Non era poi così importante capire ma "sentire"... La concentrazione era più sull'aspetto sensoriale / esperienziale. Concentrando l'attenzione sul suono, si è creato quasi un effetto, oserei dire, meditativo...



Linda | 23-25/11/12
Un luogo incantato dove le parole volano leggiadre... e la mente non ha più confini. Grazie.



Gianluca | 23-25/11/12
Magico!



Pia | 23-25/11/12
Che dire... Bravissimi tutti! Complimenti



Chiara e Stefania | 23-25/11/12
Grazie del "dono" che ci hai fatto...



Cristina | 23-25/11/12
Un incontro



Mita | 2/10/11
Ciao Cristina, penso ancora a te, sabato, incantevole..



Graziella e Giuseppe | 28/09/11
Volevamo farvi tanti complimenti per lo spettacolo di sabato è stato molto coinvolgente e tu Cristina bravissima.



Silvia | 25/09/11
Eri bellissima ieri sera. Hai reso eterei i pesanti turbamenti del don! Tu e quei suoni profondi ma fluidi avete catturato l'attenzione del pubblico, come se la voce proveniente dall'alto dovesse in qualche modo disperdersi nell'aria per ritrovare leggerezza. Grazie ancora.



Sofia | 25/09/11
Un pensiero a te, a quanto eri bella e alla tua presenza scenica, ma soprattutto alla tua interpretazione. Qualcosa che rimane.



Giovanni | 25/09/11
Complimenti Franco! Una lettura senza tempo e dagli 'interminati spazi' la tua, (come avrebbe detto il buon Leopardi), dal passato antico al futuro passando per il vecchio... Le scenografie poi... dalla tomba monumentale di Brion alla Torre di Romano da Ezzelino, una più bella dell'altra! Ciao.

Daniele | 12/09/11
Farò in modo di venire e... buona fortuna!