Amedeo Sinico - scultore, pittore, designer, educatore
Il laboratorio non richiede acquisizioni accademiche o impostazioni scolastiche di modellato. L'interesse, la curiosità e un pizzico di passione sono gli ingredienti di motivazione per un giusto approccio a tale arte.
Durata: 1 ciclo di 3 incontri (2 ore per incontro)
Partecipanti: 6-8 persone
Costo: € 75,00 per l'intero ciclo, materiali compresi
Al raggiungimento del numero minimo dei partecipanti, comunicheremo la data del laboratorio.
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Un laboratorio per comprendere l'arte della modellazione come forma espressiva e comunicativa di valori che sono presenti in ciascuno di noi. Attraverso la modellazione ognuno può esprimere e comunicare la propria originalità, un frammento della sua autenticità, e può sentirsi protagonista attivo del proprio fare.
Le mani
Durante il laboratorio, la manualità sarà al centro: un incontro "confidenziale" con la materia, la creta. Le mani sono artefici del fare. La grande sensibilità tattile di cui le mani sono dotate permette dipercepire le indicazioni provenienti dall'interiorità e suggerirle alla materia. Attraverso le mani, il gesto espressivo crea una forma ricca di contenuti originali e unici. La forma modellata diventa portatrice di valori.
Obiettivi
Potenziare la propria sensibilità manuale come gesto creativo unico e irripetibile. Promuoversi all'autoeducazione creativa e abituarsi a riconoscere il valore del proprio saper fare. Ascoltare le sottili forze interiori, come le emozioni prodotte dal materiale utilizzato durante la fase creativa. Esplorare se stessi attraverso l'espressione libera e la modellazione. Riflettere sulle forme create e su ciò che esse esprimono di noi.
Tutti i materiali sono messi a disposizione da Immaginario Sonoro: creta, mirette e stecche in bosso, base in legno, etc.
Ha compiuto studi in architettura d'interni, design e scenografia. Nel 1987 incontra il filosofo Baba Bedi XVI con il quale inizia un lungo percorso di studi nella Filosofia Acquariana e nell'Arte Psichica. Dal 1992 partecipa come educatore alle attività dell'Istituto di Pedagogia Acquariana di Cittadella.
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AMEDEO SINICO
« Con la modellazione della creta sperimentiamo come la spontaneità favorisca l'espressione e aggiri ogni ostacolo, anche quelli - a volte - ritenuti insuperabili. »
COMMENTI E FOTO
Amedeo | 3/08/12






Un grazie di cuore a tutte voi! Il risultato del laboratorio con la vostra partecipazione è stato ricco di spunti: son ben evidenti in tutte voi le innumerevoli potenzialità e capacità di esprimervi con ricchezza di contenuti... Questo, se me lo permettete, è un mio insindacabile apprezzamento. :-)
Cristina | 3/08/12
La forma che è uscita dalle mie mani era incerta tra una foglia e una canoa. Ma altri vi hanno visto un cuore, un recipiente d'acqua, una pianta carnivora, un animale preistorico o fantastico, una casa di gnomi.... e mi hanno fatto venire voglia di scrivere un racconto... :-) Grazie Amedeo e grazie Immaginario Sonoro.
Monica | 29/01/12
È veramente un "fantastico viaggio nella forma spontanea"... sentire affondare le mani nel pezzo di creta è per me liberatorio, stimolante... incalzante. Il viaggio inizia e non sai dove ti porterà, quale forma realizzerai. Sì perché anche se decidi che scultura fare in realtà le tue mani, complici con la creta, formano e plasmano il tuo sentire e non il tuo pensare e questo lo trovo meraviglioso. Meraviglioso perché per due ore la testa è leggera, non ci sono preoccupazioni, non ci sono pensieri ci sei solo tu e le tue emozioni! E alla fine la sorpresa del risultato è sorprendente. Evviva immaginario sonoro e grazie Amedeo.
Silvia | 25/10/11
Ragazzi, mi fate venire voglia di partecipare al prossimo incontro... le mani trasferiscono energia creativa nella materia e con essa si fondono per generare nuova energia e nuova materia... grazie per il 'valore aggiunto' che Immaginario Sonoro dona con la sua scuola.
Cristina | 22/10/11
Stacco un pezzo di creta (è forte e tenace), la carezzo (è liscia e inaspettatamente fresca), la manipolo (e affiorano ricordi antichi, di giochi nella sabbia e impasti di cucina), ci affondo dentro le dita (mi asseconda, sì, ma ne sento il vigore), la annuso. Poi. lasciare che le dita trovino le forme, lasciarsi sorprendere, ricevere. La mente si svuota da ogni peso, le parole che dalla terra nascono sono intime, dolci e sorridenti. Alla fine, quello che è nato dalle nostre mani non solo rivela qualcosa di noi, ma a ciascuno suggerisce una suggestione diversa, un'emozione, un pensiero. Un valore aggiunto prezioso, che è bello condividere.
Cristina | 22/10/11
Grazie Amedeo! Il mio primo incontro con la creta è stata una meravigliosa sorpresa.